[7] Questo tentativo di collocare la storia e l'esistenza terrena entro una prospettiva celeste, dove anche il male trovi in qualche modo spiegazione, rimase sempre al centro delle sue preoccupazioni filosofiche. AGOSTINO D'IPPONA (354 - 430 d.C.). In proposito, il filosofo utilizzava un ragionamento per assurdo per dimostrare l'eternità della Verità: se un giorno la Verità non esistesse più, allora sarebbe vero che essa non esiste più. Skuola.net News è una testata giornalistica iscritta al Se Sant’Agostino ha potuto realizzare questa sintesi, è grazie alla sua dottrina dell’illuminazione dell’intelletto da parte delle idee di Dio. Per esempio nessuna simmetria, nessun concetto perfetto si potrebbe riconoscere nei corpi se l'intelligenza non conoscesse già in anticipo questi criteri di perfezione. Egli immaginò di aver trovato nella dottrina di Agostino la concezione, che per lui divenne una dottrina centrale, che ribaltava ogni moralità ed ogni governo ecclesiastico o civile. Se tu taci, taci per amore: se tu parli, parla per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore. - Platonismo e antiplatonismo 3. In virtù del nesso che lega il credere e il capire, la Chiesa cattolica e le Scritture hanno per Agostino titoli sufficienti per poter richiedere fede nelle loro affermazioni. Sant’Agostino, la scienza e il tempo Autore Admin Pubblicato il 15 maggio 2016 30 ottobre 2017 Categorie Filosofia, I protagonisti. Per Agostino, l'uomo deve vivere secondo la propria ragione, che è ciò che più lo caratterizza e, attraverso un percorso esistenziale, arrivare alla conoscenza di come stanno le cose del mondo. Lo stesso peccato originale non consiste nell'aver mangiato il frutto dell'albero del bene e del male che, creato da Dio, è anch'esso buono, bensì nell'aver rinunciato al sommo Bene, a Dio, nel momento in cui Adamo ha voluto sostituirsi a Lui. Animali e piante Arte e architettura Letteratura e media Scienza Scienze umane Spettacolo Sport … 17 talking about this. Tutti i diritti riservati. Nel XV secolo Giovanni Bessarione (1472) e Marsilio Ficino (1499) usarono il nome di Agostino per favorire Platone all'interno del pensiero della Chiesa ed escluderne Aristotele. Riassumendo in una frase il pensiero morale di Agostino, egli stesso dice: «[...] Dunque, una volta per tutte, ti viene proposto un breve precetto: ama, e fa ciò che vuoi. I vari sentimenti umani non sono altro che l'espressione e la manifestazione della nostra volontà; tale legame fra volontà e sentimenti è testimoniato dal sentimento più forte, ovvero l'amore. Il tema dell’Anno giubilare è ricorrente nelle opere del grande pensatore cristiano. In questo periodo si può tranquillamente affermare che Agostino fu il Grande Maestro dell'Occidente. Il pensiero di sant’Agostino è molto articolato e tocca tantissimi temi. Tra i tanti, il problema del peccato e della Grazia come unica via di salvezza. E soprattutto, il Dio di Agostino non è quello impersonale di Plotino, ma è un Dio vivente che si è fatto uomo. Ecco allora che il problema del male si connette con quello della libertà umana. Quando nessuno me lo chiede, lo so; ma se qualcuno me lo chiede e voglio spiegarglielo, non lo so. Donando la fede, Dio esaudisce così la richiesta di senso da parte della ragione. E la città degli uomini, ovvero la comunità governata dall'amor sui (dall'amore di sé)[34] e delle ricchezze terrene, opposta alla prima. Agostino fu il primo filosofo a introdurre la storia nella filosofia, una dimensione ignota al pensiero greco. La soluzione di Agostino, che anticipava quella di Henri Bergson, fu assolutamente originale: In questa ricerca ci sono anche influenze socratiche che si rifanno al motto conosci te stesso. [16] Egli accentuò così sempre più l'importanza del concetto di autorità, specialmente contro avversari che si mostravano sordi ad ogni argomentazione razionale. - Interiorità 2. A dimostrazione di ciò, Agostino proponeva un sillogismo: Ora, però, queste stesse realtà così create saranno "altro" da Lui. Non tutti sanno che a lui ci si richiama anche nel campo scientifico, per svariati motivi. Nel XVII secolo non si possono negare certe somiglianze tra il cartesianismo e la filosofia di Sant'Agostino. B. Della Torre, « Il VI centenario », p. 178. Con l'ammissione del tempo lineare e della sua data centrale, sono di massima escluse dalla coscienza cristiana antiche concezioni, quale per esempio quella dell'intero ritorno di tutte le cose» (Ernst G. Hoffmann. Nel XVII secolo, il Giansenismo adottò, modificandole, la concezione protestante del peccato originale e l'idea dell'uomo caduto. Per questo, nel risalire a Lui, occorre andare oltre i confini della nostra ragione, fino a vivere l'estasi intuitiva, nella quale Dio e il mondo, che prima erano separati da un insormontabile divario, finalmente si riconciliano: «Il nostro cuore non ha pace finché non riposi in Te»[13]. La sua decadenza non poteva, quindi, essere imputata in alcun modo alla religione cristiana, ma era il frutto di un processo storico teleologicamente preordinato da Dio in funzione della risurrezione di quegli uomini che, vivendo nella misericordia di Dio ed evitando di smarrire la propria libertà nel cedimento alle tentazioni malvagie, avrebbero potuto godere della salvezza divina quando la città degli uomini sarebbe stata distrutta per sempre. Prima della Caduta, Adamo godé della completa libertà e la grazia gli diede il potere di resistere o di obbedire; dopo la caduta, nell'uomo non c'era più la libertà propriamente detta; c'era solamente spontaneità (libertas a coactione, non libertas a necessitate). Sant’Agostino e la Misericordia corrono su due binari parallele. [30] Agostino invece ebbe presente come la lotta tra bene e male si svolge soprattutto nella storia. Per comprendere il pensiero di Agostino non si può prescindere dal suo vissuto esistenziale: egli cercò sempre di conciliare l'atteggiamento contemplativo con le esigenze della vita pratica e attiva. Per altro verso, però, Dio è trascendente, cioè è assolutamente "Altro" da noi: Egli è il traguardo ultimo dei nostri pensieri che sbadatamente rivolgiamo agli oggetti finiti. La censura del 1277 fu l'ultima vittoria di un agostianismo troppo rigido. I tre momenti di cui consta, che nello schema originario delle Confessioni consistevano nell'esse-nosse-velle,[22] danno luogo ad esempio alle facoltà della memoria, dell'intelletto, e della volontà,[23] oppure dello spirito, della conoscenza, e dell'amore.[24]. Nella prospettiva dell'amore, Padre, Figlio e Spirito Santo corrispondono all'Amante, all'Amato e all'Amore: «Et ideo non amplius quam tria sunt: unus diligens eum qui de illo est, et unus diligens eum de quo est, et ipsa dilectio. Papa Celestino I aveva, invano, sanzionato (431) gli insegnamenti del Dottore di Ippona. Nelle Confessioni Agostino narra la storia della sua conversi… E l'uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e … Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste» (, L'ordine in un cui questo rapporto si presenta attiene soltanto alla sua progressiva manifestazione, o «missione», nel creato: il Padre, infatti, non viene visto né mandato da nessuno, il Figlio è mandato dal Padre, lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio (. Itinerario filosofico 2. La terza fase, dal XV secolo ad oggi, anticipata dal pensiero umanistico di Francesco Petrarca, si sviluppò anche al di fuori degli ambienti ecclesiastici; fu caratterizzata da un minore progresso dell'agostinismo filosofico propriamente detto, in favore di tendenze più marcatamente platoniche. Da dove deriva questa perfezione? Le dottrine di Agostino ispirano una corrente di pensiero teologico, filosofico e politico, detta agostinismo, che influenza profondamente il pensiero medievale. Agostino si accorse che il credere è una condizione ineliminabile della vita umana, tutta fondata su credenze che noi prendiamo per buone prima di averle personalmente sperimentate. AVVENTO DEL CRISTIANESIMO NELLA FILOSOFIA Con l'arrivo del crisitanesimo cominciò a profilarsi un mondo radicalmente diverso. Sant’Agostino è ancora oggi, insieme a Platone, il filosofo più letto al mondo. Essa scaturisce da un duplice movimento: da un lato l'anima la cerca, secondo un assunto che presenta notevoli influenze platoniche: la fuga dal corpo avviene perché l'anima ricerchi la Verità. Che cosa devo dire? La ricerca comunitaria. Partendo dal presupposto che uno può essere o non essere predestinato, qualsiasi azione od avvenimento non cambierebbe la sua natura: gli stessi peccati sono mortali nel non-eletto, e veniali nel predestinato; gli stessi atti di virtù sono meritori nel predestinato, anche se è un uomo cattivo, e di nessun valore nel non-eletto; i sacramenti amministrati da un non predestinato sono sempre nulli; non esiste alcuna giurisdizione per un prelato, anche se fosse il papa stesso se non è predestinato. La scuola agostiniana rappresentava la tradizione mentre il tomaismo il progresso. Nessuna forza esterna che entra in gioco, nessuna entità superiore che regge le fila del destino. La rivoluzione dottrinale scatenata da Alberto Magno e Tommaso d'Aquino in favore di Aristotele spaventò la vecchia scuola agostiniana sia fra i domenicani che fra i francescani, ma specialmente fra i secondi che erano discepoli dell'eminente dottore agostiniano San Bonaventura da Bagnoregio. Allo stesso modo, non esiste alcun potere civile o politico, in un principe che non è un eletto; nessuno diritto di proprietà per il peccatore o il non eletto. Fino al 24 maggio nella Chiesa e nel Chiostro di Sant’Agostino è allestita la mostra «Bertozzi e Casoni. AURELIO AGOSTINO D'IPPONA <> Antonio Livi 2. Per evitare orientamenti errati nel proprio cammino di vita, bisogna confutare con l'ausilio della ragione quelle filosofie che negano la verità, ad esempio lo scetticismo. Ma la verità è presente anche nell'uomo, quindi la Verità è la luce di Dio, la Verità è Dio. Giovanni Catapano, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia, Psicologia Applicata (FISPPA) Department, Faculty Member. Egli si appropriò della concezione escatologica dell'Antico Testamento, secondo cui Dio si serve della storia per realizzare i propri progetti di redenzione. Cioè «essere-conoscere-volere» (Agostino. La dimostrazione della Verità coincide quindi con quella dell'esistenza di Dio. Si può notare come Agostino assimili quei concetti perfettissimi alle Idee di Platone, ma diversamente da quest'ultimo (come già segnalato in precedenza) egli le concepisce come i pensieri di Dio che noi intuiamo non in virtù della platonica reminiscenza, ma grazie a un'illuminazione operata direttamente da Dio. E se questo accade, Egli è ancora un Dio onnipotente? La Verità è infinita, perfetta, eterna, ed esisterà anche se il mondo scomparirà; La Verità si trova nel mondo interiore dell'uomo, mentre gli scettici sostenevano che non vi fosse alcuna verità o meglio che non fosse possibile trovarla; La Verità viene da Dio, che è presente nell'anima di ogni uomo. E identificò pertanto il Lògos, seconda persona della Trinità, con l'Intelletto eterno, ovvero la Mente ordinatrice che secondo i neoplatonici presiede all'universo: in Lui consistono le Idee, in virtù delle quali il mondo, che da esse è illuminato, non solo viene in tal modo creato, ma anche reso conoscibile. La dottrina della volontà Divina di salvare tutti gli uomini e l'universalità della redenzione furono così consacrate dal pubblico insegnamento. Agostino si rifà in proposito alle parole di Paolo di Tarso: «O uomo, chi sei tu per disputare con Dio? Lettura dell’ Ortensio Agostino iniziò a interessarsi di filosofia dopo avere letto l’ Ortensio di Cicerone, un’opera che oggi non possediamo più. 422: 1 other sections not shown. [31] Altrove, tuttavia, l'esercito, inteso come corpo di coloro la cui professione prevede l'uccisione di altri esseri umani, rientra fra gli esempi di cose che, a dispetto della loro natura «tetra»[32], concorrono al disegno stabilito da Dio.[33]. Tr. Questa concezione collega Agostino a Plotino che affermava che la divinità, cioè l'. Si crede purché si comprenda, e si comprende purché si creda. Il ruolo di Agostino ad occidente, che inserì il neoplatonismo nelle scuole cristiane occidentali, corrispose a quello di Origene Adamantio ad oriente, con la differenza che il vescovo di Ippona riuscì meglio a liberare le verità del platonismo dai sogni dell'immaginazione orientale. A questa domanda, Agostino rispondeva che, tra le infinite cose che si possono amare, si possono distinguere due vie d'amore: l'amore per le creature, che porta al disprezzo del Creatore, e l'amore per il Creatore, che porta al disprezzo delle creature. Nei suoi libri[20], «vi lessi che il Verbo ... non dalla carne, né per volontà d'un uomo, ma da Dio nacque; ma che «il Verbo si fece carne ed abitò tra noi» non ve lo lessi. Ogni bene cioè, sia materiale che spirituale, risulta come disposto su una "scala gerarchica", in cima alla quale sta Dio. I tentativi comunitari e la Regola di sant’Agostino. Infatti questi tre tempi sono in qualche modo nell'animo, né vedo che abbiano altrove realtà: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione diretta, il presente del futuro l'attesa... Il tempo non mi pare dunque altro che una estensione (distensio), e sarebbe strano che non fosse estensione dell'animo stesso.». Nam qui non est, utique nec falli potest, ac per hoc sum si fallor» («Se infatti mi sbaglio, vuol dire che esisto: chi non esiste non può nemmeno sbagliarsi; dunque, siccome mi sbaglio, esisto»). [5] All'amore ascensivo proprio dell'eros greco, egli avvertì così l'esigenza di affiancare l'amore discensivo di Dio per le sue creature, proprio dell'agape cristiano.[6]. [2] Ciò significa che Agostino recepì il pensiero di Platone filtrato attraverso quello di Plotino. La ragione infatti si costituisce come tale solo in quanto si fa espressione del Principio sovra-razionale da cui emana, ma poiché essa non lo può dedurre da sé in termini logici, ha per questo bisogno di una rivelazione da parte di Dio stesso, che venga incontro all'uomo illuminandolo. Leggendo “La Misericordia nei padri della Chiesa” (edizioni San Paolo) a cura del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, si possono ricavare delle riflessioni molto importanti. Come il male è un semplice non-essere, allo stesso modo Agostino scoprì che anche il tempo non ha una sua vera consistenza, essendo soltanto privazione, mancanza di essere. [20]», In età adulta Agostino, profondendosi nella lunga elaborazione del De Trinitate, andò oltre la concezione di Plotino e interpretò le sue ipostasi in senso analogico, come un particolare modo di esprimere la triade divina, riconducibile a tre momenti, tre proprietà spirituali di una stessa realtà che rimane pur sempre Una: non le vide più subordinate l'una all'altra, ma in un rapporto paritario. Vuoi approfondire Storia Medievale con un Tutor esperto. I testi scritti da Sant'Agostino sono disponibili da consultare o da scaricare. Non ebbe rivali o, se ce ne fosse stato uno, sarebbe stato uno dei suoi discepoli, Gregorio Magno che, dopo essersi formato alla sua scuola, diffuse le sue teorie. dunque ogni realtà da Lui creata è buona, e non ne esistono di malvagie. [11], «Che cos’è dunque il tempo? Va distinto in proposito il libero arbitrio, che è il desiderio di scegliere in linea teorica tra il bene e il male, dalla libertà, che è invece la volontà di mettere in pratica queste scelte. Il pensiero di Agostino (compendio da Reale/Antiseri cap. - Conoscenza della filosofia antica 2. La filosofia a confronto con la dottrina religiosa del Cristianesimo, alla ricerca di un difficile equilibrio tra fede e razionalità. In seguito, la canonizzazione di San Tommaso causò il ritiro delle condanne di Parigi (14 febbraio 1325). In Agostino ricorre spesso la metafora politico-militare dell'esercito per descrivere il rapporto fra il popolo di fedeli e il principio divino. Eliminati alcuni punti particolari, tutte coltivarono la stessa venerazione per il maestro. Ma il "prima" e il "dopo", affermava Agostino, cioè i limiti del tempo, non riguardano Dio: il tempo è una sua creatura; la sua dimensione è quella dell'eternità. Questo è il significato del credo ut intelligam, cioè credo per poter comprendere. La divina provvidenza, pur guidando il cammino dell'umanità, rimane esterna e trascendente rispetto ad esso: lo guida, nel senso che l'indirizza fino al punto in cui la Storia avrà termine, per sboccare in ciò che è oltre il tempo. Per risolverlo, Agostino d'Ippona distinse la libertà propriamente detta, ossia la capacità di dare realizzazione ai nostri propositi, dal libero arbitrio, inteso invece come la facoltà di scegliere, in linea teorica, tra opzioni contrapposte, ossia tra il bene e il male. Poiché visse spesso drammaticamente il conflitto tra i due estremi, il suo pensiero consistette nel tentativo grandioso di tenere uniti la ragione e il sentimento, lo spirito e la carne, il pensiero pagano e la fede cristiana. Secondo Agostino, tuttavia, permaneva un abisso tra Dio e il mondo. Cercando la definizione di libero arbitrio nel Dizionario filosofico Treccani, leggiamo in prima istanza: Capacità di scegliere liberamente, nell’operare e nel giudicare. Se l'uomo non fosse libero, egli non avrebbe meriti, né colpe. ©2000—2021 Skuola Network s.r.l. Dall'altro, tuttavia, esso ha per Agostino anche un significato positivo, tramutandosi alle volte in uno strumento capace di condurre alla fede per vie imperscrutabili. Il punto centrale della morale agostiniana è proprio la "carità" (dal latino charitas), intesa nel senso originale di amore, che deve tendere verso Dio, poiché Dio stesso ne è sorgente; infatti, se la volontà procede naturalmente verso un qualche bene, seppur basso, dunque deve e può procedere verso Colui che è il Bene Assoluto, poiché il Bene Assoluto richiama l'amore come l'amore richiama il Bene Assoluto stesso. Walter Waddington Shirley Shirley, nell'introduzione a Zizaniorum Fasciculi, pretendeva che le teorie di Wyclif su Dio, sull'Incarnazione e sulla proprietà, erano di purissima ispirazione agostiniana. ca nel pensiero di Agostino, perché sovente, nelle discussioni attuali su questo argomento, i cattolici confondono facilmente i concetti di “Chiesa” e “gerarchia episcopale”, come se, parlando di “Chiesa” e “Stato”, ci si riferisse in realtà alla relazione tra i vescovi e la … – Immutabilità e mutabilità. Il Caffè Filosofico - Vol. Per Agostino la fede cristiana non è mai disgiunta dalla razionalità: nel rapporto con Dio, il credere e il comprendere si condizionano a vicenda. Tutti i doni che Adamo aveva ricevuto, immortalità, conoscenza, integrità e grazia sono assolutamente necessari per l'uomo stesso. una nuova5. Grazie ai suoi studi neoplatonici, Agostino risolse il problema dei due Principi contrapposti alla radice, convincendosi che esisteva un solo Principio da cui tutto discendeva: il Bene. Ogni aspetto d… Quindi è una realtà costituita dal non-essere ma che modifica l'essere. Egli osserva come ad esempio i concetti matematico-geometrici che applichiamo agli oggetti corporei abbiano le caratteristiche spirituali della necessità, dell'immutabilità, e della perfezione, mentre gli oggetti in sé sono contingenti. Vita e pensiero filosofico di Aurelio Agostino d’Ippona, conosciuto semplicemente come sant’Agostino. L'universo non deriva da una divinità imperfetta, che abbia sentito il bisogno, la mancanza di creare, ma ne richiede l'esistenza, poiché il tempo e l'evoluzione del creato, che sono all'interno di Dio, sarebbero inconcepibili senza una coscienza creatrice, preesistente a quella dell'uomo, che è il fine ultimo dell'opera divina. Secondo Agostino di conseguenza, anche il mondo e gli enti corporei, essendo frutti dell'amore divino, hanno un loro valore e significato, mentre i platonici tendevano invece a svalutarli. Dal punto di vista metafisico, Agostino si convinse di come il "male" (iniquitas) non esista, o, per meglio dire, non abbia consistenza. In tal modo, svuotando il male di ogni valore ontologico, Agostino raggiunse l'obiettivo di confutare il dualismo manicheo. Egli ha così la possibilità di optare sostanzialmente tra due alternative, liberamente: quando si fa guidare dal vero amore, l'uomo sceglie sempre il sommo Bene, perché, illuminato dalla luce di Dio, egli impara a valorizzare i beni minori secondo la loro effettiva gerarchia. Dio potrebbe anche intervenire per impedirglielo, ma non lo fa per non interferire col suo libero arbitrio; il dubbio scettico, un dubbio totale, radicale, che coinvolge tutto l'uomo e porta alla negazione della conoscenza e della verità; il dubbio agostiniano, un dubbio totale, ma non radicale, da cui hanno origine le certezze di cui l'uomo ha bisogno. Nella sezione Opera Omnia di Sant'Agostino sono presenti tutti i testi in italiano e in latino. E perché l'uomo, che pure è fatto a Sua immagine e somiglianza, compie deliberatamente il male? Nel IX secolo, alle riunioni di Savonniéres e Toucy (859-860), l'agostinismo ottenne una nuova vittoria sul predestinazionismo di Gottschalk (Gotescalco). SANT'AGOSTINO, PENSIERO FILOSOFICO Vediamo meglio il pensiero di Sant'Agostino dividendolo per grandi temi: Fede e ragione. Registro degli Operatori della Comunicazione. Il Cristianesimo non è una filosofia, ma un messaggio di salvezza, e come tale e stato riconosciuto sin dagli inizi.Però, col passare del tempo, esso é divenuto un lievito potente anche per il rinnovamento della filosofia, restituendo alla ragione fiducia in se stessa, nella possibilità di risolvere i problemi ultimi che tormentano l’anima umana. La concezione agostiniana del male metafisico come assenza di perfezione porta a identificare il Bene con l'essere di platonica memoria; e si ricollega in particolare alla dottrina di Plotino, dove la sola e autentica realtà era l'Uno, che giungeva poi a disperdersi fino agli strati più bassi della materia, come una luce che si allontana man mano dalla sorgente. Trovai, sì, in quei libri, detto in vari e molti modi, che il Figlio è «nella forma del Padre, né ritenne rapina d'essere uguale a Dio», perché per natura è Dio stesso; ma che «Egli si umiliò assumendo forma di servo, assomigliando agli uomini e vivendo da uomo, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte in croce, per cui Dio lo esaltò tra i morti» [...] ciò non contengono quei libri. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 22 dic 2020 alle 18:55. 1 - Il grande problema: ragione e fede. Agostino affermò tra l'altro che il pensiero umano possiede una natura a immagine e somiglianza di quella divina, trinitaria, con tre funzioni per un solo ente: pensare, intendere e volere, distinte e sovrapponibili. Alberto Magno e San Tommaso, infatti, lontano dall'essere avversari di Sant'Agostino come si diceva fossero, avevano seguito i suoi insegnamenti e, pur modificando alcune sue teorie, posizionarono al centro del loro sistema la dottrina del vescovo africano. Quando invece è guidato da un amore alterato, egli è portato a desiderare un tipo di bene inferiore, come la ricchezza o la cupidigia, che da lui vengono trattati e considerati come beni superiori. Ernest Renan (Averroes, p. 259) ed altri sostengono che la guerra contro il tomismo che stava iniziando fu causata dall'infatuazione dei francescani per l'averroismo; ma se l'Ordine francescano si mostrò interamente contrario a San Tommaso, era semplicemente per un sostanziale ripudio delle innovazioni filosofiche. Fu questa tuttavia l'interpretazione che allora prevalse tra gli esegeti dell'opera agostiniana, secondo cui la città di Dio è rappresentata sulla terra dalla Chiesa come comunità dei credenti animati dall'amor Dei,[34] mentre la città degli uomini venne identificata in tutto e per tutto con Roma e con il suo impero.
Multae Arae Deis Deabusque,
Sospensione Assegno Invalidità Civile,
Mtb Usate Padova,
Mostre Toscana 2021,
Pasta Setaro Formati,
Inno Di Mameli Significato In Breve,
Idealista Porto Maurizio,
Cucina Botanica Youtube,
VA:F [1.9.13_1145]
Rating: 0.0/10 (0 votes cast)
VA:F [1.9.13_1145]
Commenti recenti