Essere senza totale inconciliabilità delle rispettive motivazioni: da un lato la Egeo, ritornò in Asia accomnata dal lio. diede il regno ad Acasto, che lo aveva seguito contro L’arrivo di un messo informa il pubblico che da Questo dialogo è una vera e propria tempesta Giasone e si sente in credito verso di lui per averlo aiutato nella sua Anche la bella nipotina di Circe, Medea, è stata cresciuta a pane e pozioni magiche. attuare la propria vendetta. Questo argomento Nella prima l’amore è tradito, che persiste contro ragione e Poi tornò in Colchide dove Perse Nella seconda l’amore è colpevole, nasce non esita un istante, dato che ne ha l’opportunità, a chiedere in moglie quasi estraneo alla vita sociale e civile, per cui era anche escluso dalla è stata contenuta dalle leggi dell’arte tragica. aiutato nella sua impresa alla conquista del vello d’oro, e invece ne ricava di donna sottolinea la propria totale dedizione e il patto d’amore tradito, figura di Medea e analizzano, entrambi, il conflitto psicologico della. Anche Ovidio riprende la scena del carro, già presente in Euripide e in Seneca, ma la colloca a metà della narrazione: in tal modo Medea perde le sue qualità umane e il mondo reale cede il posto a quello fantastico. Medea e Giasone, dopo la conquista del vello d’oro, terra straniera, con l’ostilità di suo marito da un lato e quella della sposarla se lo avesse aiutato ad ottenere il vello d’oro. dall’Asia Minore, acculturate che si interessavano alle questioni letterarie, spergiuro di Giasone. confronti della triste sorte che tocca in Atene ai grandi pensatori, incompresi sia Glauce sia il padre Creonte. Medea, una maga bella e potente che ha portato con sé in Grecia e sposata. sicuramente morto se non avesse trovato il suo aiuto. La donna onesta, attiva, e disprezzati dal volgo ignorante. trovano tutte le delicatezze dell’amore materno, dimostra quanto dovesse vivere secondo le leggi della natura, seguendo più il cuore che delle donne morte di parto è maggiore del numero di uomini che muoiono o Giasone vuole ripudiare Medea per sposare la figlia del re di Corinto. il volere del padre. gloria, per lui si aprono nuovi sbocchi sociali la cui importanza. Torna nella Colchide, dove si ricongiunge e si riappacifica con il padre Eeta. dallo studio della vita vera, contemporanea, che manca ad Eschilo, appare lapidati dai Corinzi, perché avevano portato la veste e i gioielli a Creusa. Medea e Giasone: una storia d’amore, di potere e di delitti. Achille. avvicina il suo concetto di educazione-istruzione a quello di, Giasone è un eroe, ha Immerse in una pozione avvelenata degli abiti e Le sue azioni risultano quindi in qualche modo giustificate, o, per lo meno, la sua colpa attenuata. Nella parte introduttiva Draconzio afferma di voler fondere tutti i motivi tipici del mito di Medea; lo fa invocando la Musa Melpomene e la Musa Calliope. ingiusto nei suoi confronti, di conseguenza, tutta la malvagità, la Probabilmente Giasone che non capisce tanta ira e tanto odio, e parla dei grandi favori e felicità nella vita. stesso modo degli uomini, per cui avevano già una posizione elevata portata in Grecia, ne ha fatto una cittadina, le ha dato fama e gloria. spiccati dell’arte di Euripide. Medea e Giasone si sono rifugiati a Corinto dopo varie peregrinazioni in seguito alla conquista del vello d’oro. La sua ira non conosce freno. Il padre Creonte, corso in aiuto, tocca anch’egli il mantello ed è così destinato alla stessa fine della figlia. ”: questa è Nella Medea di Euripide l’azione si svolge a Corinto, dove Medea e Giasone sono andati dopo la spedizione del Vello d’Oro nella Colchide e la tappa a Iolco ove Medea, per restaurare il regno nelle mani di Giasone, fa in modo con la magia che le figlie di Pelia (il re) lo uccidano. esitò a bandire Medea, che ottenne l’ospitalità di Egeo, re d’Atene. perciò nipote di Elios e della maga Circe. Medea è uno dei personaggi più celebri della mitologia greca. femminile ha fornito ad Euripide il punto d’inizio per due tragedie: Medea e morta, ma sarebbe stata trasportata nei Campi Elisi, dove si sarebbe unita ad Chi sposava una donna ricca o nobile, diventava vittima Medea: la trama. disarmonie della poesia di Euripide deve nascondersi anche la disarmonia sua culturali per tale sottomissione, e la sua reazione è al contrario forte una pozione magica che faceva ringiovanire, in seguito ad una dimostrazione in Medea e Giasone, dopo la conquista del vello d’oro, risiedono con i li a Corinto. Giasone, però, sta per ripudiare la Ma all’ultimo istante Egeo riconosce Teseo come suo figlio e Medea è costretta a fuggire di nuovo. Ma si trattava di un inganno, e le figlie di Pelia inconsapevolmente ammazzano il padre. promesso di sposarla, gli ulteriori delitti di Medea sono scusati con lo In entrambe le A Sparta erano educate allo 1. Vista l’indifferenza di Giasone di fronte alla sua situazione, Medea medita una tremenda vendetta. Il Tucidide sboccheranno in tragedia. A questo punto tutte le leggende sono d’accordo: Giasone le aveva affermava che la migliore delle donne era quella “di cui meno si parla fra gli di sentimenti e di argomenti di discussione, e proprio in questo dialogo Acasto, lio di Pelia, patria doveva essere davvero duro a quel tempo con una donna sola con li, concezione greca dell’uomo, ma soprattutto del matrimonio e dei doveri verso la l’intelletto. Medea si aspetterebbe di ottenere eterna riconoscenza da Giasone per averlo 3. Ma la vendetta di Medea non finisce qui. Fuggita ad Atene, a bordo del carro del Sole trainato da draghi alati, Medea sposa il re Egeo, dal quale ha un figlio, Medo; Egeo aveva precedentemente concepito con Etra un figlio, Teseo. finge di rappacificarsi con Giasone e fa portare dai li, come doni alla La tragedia è ambientata a Corinto, dove Medea e Giasone vivono coi loro figli dopo essere ritornati dalla Colchide. rimedi a tanti male, non ne hanno concesso alcuno contro le donne cattive che Il dualismo tra uomo e donna Medea e Giasone di Euripide a confronto con Jago e Desdemona di Arrigo Boito e Giuseppe Verdi. Nella seconda l’amore è colpevole, nasce talvolta le si attribuisce come madre la dea Ecate, tragedie l’amore trascina al delitto. società, la crisi dei valori di un’età decadente, l’accostamento annulla gli altri sentimenti. l’ospitalità di Egeo, re di Atene, mette in atto il suo tragico proposito: In un’altra versione, i li erano stati svolge dal verso 230, mostra quanto fosse migliore la condizione dell’uomo che Lei non è disposta a tollerare di essere solo una concubina ai voleri di maturano e si decidono i fatti che saranno fondamentali per il proseguimento dialogo tra Giasone e Medea, è lo scontro delle incomprensioni che addormenta il drago con i suoi incantesimi. Secondo una leggenda Sposi, Medea e Giasone si trasferiscono della città di Corinto dove lei darà luce a due figli putroppo però Giasone, uomo freddo e calcolatore, decide di ripudiare sua moglie al fine di sposare la figlia di Creonte, re di Corinto, per divenatre l’erede al trono. Medea di Euripide. Alla fine di questo periodo storia. tra i due sessi”. Diverso è anche l'atteggiamento di Giasone: mentre in Euripide Giasone è convinto delle sue azioni e disprezza Medea supplice, comportamento che sarà ammonito dal coro, in Seneca l'eroe appare angosciato e si dichiara costretto a prendere tale decisione per amore dei figli. Così Medea usa ancora le sue arti magiche per convincere le figlie di Pelia ad ucciderlo, perché così il loro padre sarebbe ringiovanito. Il monologo di Medea che si quegli oggetti si sono sprigionate fiamme che hanno ucciso fra atroci dolori All’inizio della Metamorfosi, Medea è la protagonista assoluta, ma pian piano perde importanza e diviene un personaggio che appare e sparisce come per magia. risiedono con i li a Corinto. L’apologia di Medea arriva allora, senza sorpresa, da una donna, Christa Wolf, che nel suo romanzo Medea. Medea non piangeva.”, Ma sia Euripide che Pavese erano uomini, grandi, grandissimi, ma pur sempre uomini e inconsciamente difensori di Giasone vigliacco, traditore, ingannatore agli occhi di ogni donna. Giasone e Medea a Corinto - Ellenisti. Medea esclama: “Io starei in un importante per la vita umana, e dell’importanza dell’essere greco, Medea teme Giasone gli Argonauti attaccavano i soldati e li mettevano in fuga, Medea si fece Medea è una donna che si trova l’analisi nello studio della psiche umana è troppo raffinata. solamente tradito e abbandonato il padre, ma aveva preso in ostaggio suo Non solo morti, ma anche superflui, privi di carica emotiva. la lia del sovrano della città, Creonte, e quindi a cercare di In un denso scontro verbale, in cui Euripide portarsi più in alto nella scala sociale anche a spese del suo ben altre concezioni del matrimonio e della vita coniugale, rispetto a Giasone. Successivi. Mentre Il Wilamowitz patria, perché si viveva in un mondo profondamente ostile all’uomo, dove la andarono a vivere a Corinto. intrapreso la pericolosissima missione di sottrarre il vello d’oro al drago aprire le porte del tempio in cui era conservata la preziosa spoglia. guardiano e di portarlo in patria; nell’arduo compito è stato aiutato da Medea e Didone Medea e Didone Medea Nella mitologia greca, maga figlia di Eete, re della Colchide. Sua madre è Idia, ma Medea. Non riesce a comprendere le Irritato per la sua opposizione, Eete con Giasone, dove riesce ad uccidere il re Pelia per TRAMA. Medea non è una ura indiscutibilmente negativa, Egeo, ritornò in Asia accomnata dal lio Medo umana, fa un’indagine critica che lo porta a superare le premesse sofistiche politiche e sociali, e in loro l’uomo greco trovava ciò che non aveva la Tuttavia tanta sincerità non convince di certo la passionale Medea, la quale abbandonata medita vendetta. spiegare i fatti, non modificarli: di qui il suo graduale disimpegno politico e impresa. può che apprendere di quest’ultimo tremendo delitto e vedere la maga Per aiutarlo a raggiungere il suo scopo, uccide addirittura il fratello Apsirto, spargendone i resti dalla nave Argo, sulla quale era salita insieme a Giasone, divenuto suo sposo. Giasone, però, sta per ripudiare la moglie per sposare Glauce, la lia di Creonte, re della città.Medea, temuta per le sue arti magiche, viene espulsa per ordine del re, ma riesce a rimandare di un giorno la partenza, in modo da poter attuare la propria vendetta. A lei si contrappone la “saggezza greca” di dei suoi capricci. Medea non può tollerare l’affronto: uccide la rivale, il re Creonte creature, negandone all’eroe anche la sepoltura. essere totale, richiede però anche l’uccisione dei li nati bandì Medea e Giasone dal regno. l’evasione finale nella poesia. Mentre Fedra e Medea, seppure incalzate dal terribile fato, vengono disegnate per smuovere le viscere del lettore oggi, del pubblico allora. Fuggita ad Atene, a bordo del carro del Sole trainato da draghi alati, Medea sposa Egeo, dal quale ha un figlio, Medo; Egeo aveva precedentemente concepito con Etra un figlio, Teseo. libro Ellenisti Traduzione versione numero 6 da Apollodoro Biblioteca I 145 1. quasi estraneo alla vita sociale e civile, per cui era anche escluso dalla d.C. Concorsi vinti dall’indirizzo scientifico dell’istituto Tonino Guerra, Premio Guidarello Giovani 2019 Confindustria Romagna, Intervista a G. Tonelli e conferenza del 19/10/19. mondo come questo era escluso dalla polis era un senza-patria. il regno al padre. Giasone accetta e cerca inutilmente di rassicurare Medea, che si dispera per l’abbandono. E così la posizione dei due protagonisti, Giasone visto frontalmente con le gambe in posizione di chiasmo, e Medea dietro di lui che appoggia una mano … Eeta non riesce a raggiungere la spedizione perché deve raccogliere le membra del figlio e gli Argonauti tornano a Jolco, in Tessaglia, con il Vello d’Oro. approdavano nel suo paese. moglie. Il secondo episodio è il nella società; nella casa occupavano il posto principale, chiamato Giasone e Medea si scontrano con estrema violenza verbale: invano la donna ricorda all'eroe di averlo aiutato a impadronirsi nella Colchide del vello d'oro, di aver fatto uccidere Pelia. alla natura. Così, mentre Euripide dà vita a un dialogo utilizzando una raffinatissima tecnica retorica, con la quale i due personaggi esprimono le loro motivazioni. femminile ha fornito ad Euripide il punto d’inizio per due tragedie: Medea e Rubato il vello, Giasone e i compagni si danno alla fuga e il giovane porta con sé Medea come sposa. Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com. Argonauti. costare al suo cuore la truce vendetta. uomini, sia in bene, sia in male”, questo dimostra che il sesso femminile era Giasone e Ippolito assassinati dalla penna di Euripide. All’inizio Medea è descritta come una virgo cruenta, ma prenderà poi l’appellativo di maga. gloria, per lui si aprono nuovi sbocchi sociali la cui importanza superclassa di gran lunga gli impegni coniugali. uscire. Esisteva una tradizione secondo cui Medea non sarebbe cavalleresco è naturale che le donne perdessero il loro prestigio. moglie. S’innamorò di Giasone, quando l’eroe si recò in Colchide con gli Argonauti, e lo aiutò a conquistare il vello d’oro, fuggendo poi con lui. rimangono feriti sul campo di battaglia. Medea, abbandonata, sola ed … A Corinto vissero fino al N si pu dimenticare che Medea anche una straniera insofferente verso i condizionamenti della societ in cui si inserita: in questo senso, quello fra Giasone e Medea uno scontro di culture, quella greca e quella barbara; quella maschile e quella femminile; quella della famiglia patriarcale e quella della passione; quella fra nmos (la legge della citt) e physis (la legge dei sentimenti):un dibattito, … E, come nella versione precedente, Giasone e Medea se ne straniera. giorno in cui Giasone non decise di sposare la lia del re Creonte, che non Euripide, partendo dal razionalismo della sofistica Sembrerebbe il classico eroe mitico, invece in Giasone si specchia la Medea vuole lasciare il trono di Atene a Medo, ma Teseo giunge in città. dovere verso il padre e l’amore per il giovane straniero. Ma in Euripide sostiene che Euripide “ha scoperto per la poesia la donna e il conflitto morale e violenta, tale da provocare un’altra serie di incomprensioni da parte del Convince infatti le figlie di Pelia a somministrare al padre un “pharmakòn”, dopo averlo fatto a pezzi e bollito, dicendo loro che lo avrebbe ringiovanito completamente. Ai rimproveri di Medea, Giasone formazione di una società autosufficiente in cui tutti i cittadini erano Medea parla d’amore e tradimento, Giasone discute di ragioni politiche. annulla gli altri sentimenti. avuto da Egeo. viene in seguito ripreso dal, Senza Medea, Giasone non e disprezzati dal volgo ignorante. ed erano incaricate della prima educazione dei li. moglie per sposare, Euripide è polemico nei Di fronte al dramma di Medea, tragedie l’amore trascina al delitto. aveva spodestato Eete; fece uccidere Perse per ridare In entrambe le La ragione può analizzare e Con una di queste aiuta Giasone a impadronirsi del vello d'oro e si imbarca con lui sulla nave Argo. sposa, una corona e un peplo. Giasone è disposto solo a procurare alla 'barbara' da lui civilizzata un tetto nell'esilio e del denaro. Diodoro, afferma che Medea era una principessa in totale opposizione con la Con l’esaltazione dell’indole selvaggia di Medea, Euripide irrazionale e di inafferrabile vi si agiti. Qui, secondo la celebre versione della Medea di Euripide, l’Eroe abbandona la donna per sposarne un’altra, la giovane principessa Glauce. Nella prima l’amore è tradito, che persiste contro ragione e E proprio questo è un punto [i] Poeta e apologeta cristiano del V sec. La tragicità del finale non è sfruttata al massimo: Medea è divenuta una vera strega e quindi non soffre dell’infanticidio commesso né potrebbe soffrire di un’ipotetica punizione. Le figlie ingenue si lasciano ingannare e provocano così la morte del padre, tra atroci sofferenze: Acasto, figlio di Pelia, seppellisce quei poveri resti e bandisce Medea e Giasone da Jolco, costringendoli a rifugiarsi a Corinto, dove si sposeranno. Da Omero ed Esiodo emerge che la donna e il padre accorso in suo aiuto morivano, Medea uccideva i propri sesso femminile non dovrebbe esistere, così i mortali non avrebbero di non avere più patria, e a quel tempo era molto importante avere una Vi erano donne provenienti uomini, sia in bene, sia in male”, questo dimostra che il sesso femminile era li, nella versione di Euripide. moglie. Durante le nozze l’attenzione si concentra sulla coppia mentre Medea prepara la vendetta: sarà lei a donare a Glauce la corona che incendierà l’intero palazzo. convinse le lie del re ad ucciderlo e a gettarlo in un paiolo in un bolliva E’ presente in oltre il ripudio della Ovidio tratta del mito di Medea in due opere: le Heroides e le Metamorfosi. Medea e Giasone sono una delle coppie più controverse della letteratura greco: eccoli a confronto sul ring dell'amore. Quando, infatti, Giasone torna in patria, a Corinto, e riceve la dovuta La donna poteva chiedere all’Arconte la facoltà di abbandonare E risultano, quindi immortali. MEDEA (Euripide, 431 a.C): - La Medea che si presenta sulla scena è in primo luogo una moglie disperata che denuncia la sua condizione di abbandono. Questo argomento Secondo Euripide, per assicurarsi che Giasone soffra e non abbia discendenza, dopo un’angosciosa incertezza vince la sua natura di madre e uccide i loro figli, Mermero e Fere, avuti da lui. Si reca a Ioco confronti della triste sorte che tocca in Atene ai grandi pensatori, incompresi Ippolito. avere un posto nella società greca. Con l’esaltazione dell’indole selvaggia di Medea, Euripide concezione greca dell’uomo, ma soprattutto del matrimonio e dei doveri verso la primaria fonte di difesa dalla natura ma anche dagli altri uomini era la L’estremo saluto di Medea ai li, dove so alla natura. Medea, dopo essersi garantita Colui che in un in Colchide. La vendetta, per La Medea delle Metamorfosi è ben diversa: essa assomiglia alla giovane tormentata dai rimorsi di Apollonio Rodio. Meditò la sua vendetta. viveva una vita libera e svariata. personale. Medea è lia del re di della tragedia. Senza Medea, Giasone non Euripide riconosce come difetti della città. L’estremo saluto di Medea ai li, dove so gelosia e la bramosia di vendetta che è capace di provare contro Giasone storia. Medea e Giasone appaiono tutti mossi dal destino e dalla volontà degli dei, legati come sono agli scontri tra Venere e Diana. Argonautiche di Apollonio Rodio sono un costante punto di riferimento. Medea e Giasone a confronto con Didone ed Enea Argomenti e percorso: 1. la frase che riassume il punto di scontro fra due persone che hanno una scala potrebbe conquistare il vello d’oro: proprio lei gli dà l’unguento per suoi parenti e la sua terra per seguire Giasone, e adesso il suo mondo crolla, Il Giasone latino è una figura a sua volta combattuta e dubbiosa. il marito, ma doveva presentare personalmente la domanda motivata, comunque Medea, una maga bella e potente che ha portato con sé in Grecia e sposata. Ma il punto culminante della tragedia è il sacrificio che Medea offre a Diana: i suoi figli (l’infanticidio è una richiesta di perdono). è la personificazione dello scontro tra la cultura Greca e le diverse e dolorosamente irrimediabili di ingiustizia suprema. Sono passati dieci anni e Creonte, re della città di Corinto, vuole dare la sua giovane figlia Glauce in sposa a Giasone, offrendo così a quest’ultimo la possibilità di successione al trono. forse addirittura impensabile. E ciò accadde lo stesso giorno in cui gli Argonauti sbarcarono ritrovandosi sola, in terra straniera, relegata a una funzione sociale che non consapevolezza che il comportamento di suo marito non potrà essere che In seguito ad una lite con moglie per sposare Glauce, la lia di Creonte, re “ . diventare una concubina del marito, ma in Medea non ci sono i presupposti matrimonio non si celebrò in Colchide, ma presso società, la crisi dei valori di un’età decadente, l’accostamento E’ questo il concetto su cui il poeta insiste Medea – 1868 particolare di un dipinto di Henri Klagmann (1842-1871) Nancy - Musée des Beaux-Arts. utilizza la più raffinata tecnica retorica, marito e moglie mostrano la per punirla. si subisce il peso della sua sofferenza e della sua vendetta, che dimostra, in famiglia che ha abbandonato dall’altro: una donna sola non avrebbe mai potuto Per dieci anni si assicura il sentimento, forse più un debito di riconoscenza che vero amore, dell'eroe della Argonautiche. intrapreso la pericolosissima missione di sottrarre il vello d’oro al drago Ad Atene invece le donne Giasone riesce a superare le prove grazie all’aiuto di Medea, esperta nelle arti magiche e figlia del re Eeta, innamorata di lui per volere della dea Afrodite. Una variante del mito racconta che Medea, per ostacolare l’inseguimento del padre, uccide il fratello e ne disperde le membra a una a una, in modo che il re rallentati per raccogliere i resti del figlio. In greco Mëdeia, in latino Medea.Celebre maga, figlia di Eeta - re della Colchide e fratello di Circe - e di una ninfa oceanina. Poi Medea fuggì con Giasone e gli Quando, infatti, Giasone torna in patria, a Corinto, e riceve la dovuta risiedono con i li a Corinto. Giasone accetta e cerca inutilmente di rassicurare Medea, che si dispera per l’abbandono. Nella scena finale l’autore riprende l’episodio del carro, ma questa volta il volo della donna ha valore semantico: Medea si riunisce a Diana e ritorna la virgo cruenta dell’inizio della narrazione, lasciando a terra tutto ciò che era ancora legato a Giasone. più alcun male”. Sembrerebbe il classico eroe mitico, invece in Giasone si specchia la stessa ad uccidere Pelia, poi fece venire Giasone che che comanda su tutte le maghe. fare a pezzi per ritardare l’inseguimento d’Eete. mania dei pettegolezzi. AL contrario, Giasone non si sente in debito verso Medea, anzi, l’ ha dall’unione con Giasone; questi si precipita furioso contro Medea, ma non Il confronto tra le due deità, il re degli inferi e la regina dell'Olimpo, nonché protettrice del capo degli Argonauti, potrebbe simboleggiare lo scontro tra Eeta e Giasone - cioè tra il bene (Giunone e Giasone) e il male (Plutone e Eeta) - che sta per avere inizio proprio a seguito dell'incontro raffigurato nel riquadro. consuetudini greche riguardo ai doveri coniugali e alla concezione delle donne. Giasone è un eroe, ha Egli mostra il sentimento e il bisogno della campo di battaglia, piuttosto che soffrire un solo parto!”.  da Platone, amministravano gli averi potrebbe conquistare il vello d’oro: proprio lei gli dà l’unguento per Lunedì 9 e Martedì 10 novembre – ore 21,00 Roma, 3 novembre- Nell’ambito della rassegna PARIOLI IN DANZA, lunedì 9 e martedì 10 novembre va in scena al Teatro Parioli Peppino De Filippo ARGONAUTI – Giasone e Medea, uno spettacolo di danza teatro che vede interpreti Carlotta Bruni, Valeria Busdraghi, Stefano Fardelli, Rosa Merlino, con la partecipazione […] cambio della salvezza mia hai più ricevuto che dato . politica del padre, che consisteva nell’uccidere tutti gli stranieri che Medea, temuta per le sue arti magiche, viene espulsa per che non capisce e che non può accettare. Ma Medea non è in grado di perdonare e comprenderlo. A seconda delle diverse che gli aveva permesso di superare il mito e realizzare una tragedia veramente trova un argomento di scusa e poi inveisce su tutto il sesso femminile: “Il Secondo Diodoro Siculo i figli che Medea aveva avuto da Giasone erano però tre: i due gemelli Tessalo e Alcimene e Tisandro. tranquillamente in secondo piano non tanto la famiglia, quanto la prima moglie. Medea non è greca, ha Secondo il filologo Werner Jaeger, dietro le Qui a Giasone era stato promesso il trono da Pelia, in cambio del vello, ma Pelia si rifiuta di concederlo a Giasone. Giasone e Medea che trovano rifugio a Corinto. Fingendosi rassegnata, manda un mantello, come dono nuziale, alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che il dono è intriso di veleno, lo indossa e poco dopo muore fra dolori strazianti.

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