43. [188] Cfr Benedetto XVI, Esort. [326] Cfr Conc. Vat. 123. Chi conosce la divina Parola conosce pienamente anche il significato di ogni creatura. Deus caritas est (25 dicembre 2005), 25: AAS 98 (2006), 236-237. Ecum. [358], La sacra Scrittura nelle diverse espressioni artistiche. Facendo memoria del Verbo di Dio che si fa carne nel seno di Maria di Nazareth, il nostro cuore si volge ora a quella Terra in cui si è compiuto il mistero della nostra redenzione e da cui la Parola di Dio si è diffusa fino ai confini del mondo. Infatti è un’unica Parola quella verso la quale siamo chiamati a trascendere. Conc. 46. [171] Santa Teresa di Gesù Bambino trova l’Amore come sua vocazione personale nello scrutare le Scritture, in particolare i capitoli 12 e 13 della Prima Lettera ai Corinti;[172] è la stessa Santa a descrivere il fascino delle Scritture: «Appena getto lo sguardo sul Vangelo, subito respiro i profumi della vita di Gesù e so da che parte correre». — Questo ti dà un’idea di quanto piacesse a Gesù l’opera che Dio gli aveva dato da fare. E se davvero il senso della vita risiedesse oggi – a malapena – nel coraggio di chiedersi: quale potrebbe essere la vera motivazione per cui voglio (o devo?) Nel contesto della relazione tra Antico e Nuovo Testamento, il Sinodo ha affrontato anche il tema delle pagine della Bibbia, che risultano oscure e difficili per la violenza e le immoralità in esse talvolta contenute. Il Nuovo Testamento riconosce in esso il compimento delle Scritture. [254] Propositio 30; Cfr Conc. Come ricorda san Tommaso d’Aquino, su questo principio si fondano anche tutti gli altri precetti della legge naturale. Educando il Popolo di Dio a scoprire il carattere performativo della Parola di Dio nella liturgia, lo si aiuta anche a cogliere l’agire di Dio nella storia della salvezza e nella vicenda personale di ogni suo membro. 8 mesi fa. Vat. Il primato del paese europeo deriva dalla sua dolorosa vicenda storica, con cui tutti i cittadini sono chiamati a confrontarsi in ogni momento. [236] Ordinamento delle letture della Messa, 13. [264] Vescovi, presbiteri, diaconi non possono in alcun modo pensare di vivere la loro vocazione e missione senza un impegno deciso e rinnovato di santificazione che ha nel contatto con la Bibbia uno dei suoi pilastri. Questa attenzione alla lettura orante della Scrittura non deve in alcun modo alimentare una dicotomia rispetto allo studio esegetico richiesto nel tempo della formazione. In questo suo uscire dal Padre e tornare a Lui (cfr Gv 13,3; 16,28; 17,8.10) Egli si presenta a noi come il «Narratore» di Dio (cfr Gv 1,18). Sebbene il Verbo di Dio preceda ed ecceda la sacra Scrittura, tuttavia, in quanto ispirata da Dio, essa contiene la Parola divina (cfr 2Tm 3,16) «in modo del tutto singolare». Far crescere questo atteggiamento nei fedeli è molto importante dal punto di vista della vita spirituale. L’attività catechetica implica sempre l’accostare le Scritture nella fede e nella Tradizione della Chiesa, così che quelle parole siano percepite come vive, come vivo è Cristo oggi dove due o tre si riuniscono nel suo nome (cfr Mt 18,20). Pertanto, la missione della Chiesa non può essere considerata come realtà facoltativa o aggiuntiva della vita ecclesiale. È il caso di antiche preghiere che in forma di epiclesi invocano lo Spirito prima della proclamazione delle letture: «Manda il tuo Santo Spirito Paraclito nelle nostre anime e facci comprendere le Scritture da lui ispirate; e concedi a me di interpretarle in maniera degna, perché i fedeli qui radunati ne traggano profitto». [107] Benedetto XVI, Intervento nella XIV Congregazione Generale del Sinodo (14 ottobre 2008): Insegnamenti IV, 2 (2008), 493; cfr Propositio 25. La tua è un’azienda vecchio stile mentre tu sei il tipo di persona che guarda avanti. Anche se avrei preferito molto restarmene in casa a leggere, la sera mi imponevo di uscire per andare a vedere i varietà, solo per ribadire la mia libertà...” (continua) (continua a leggere) [120] Catechismo della Chiesa Cattolica, 116. In continuità con l’importante opera del Venerabile Giovanni Paolo II, auspico che i rapporti di fiducia, instaurati da diversi anni, fra cristiani e musulmani, proseguano e si sviluppino in uno spirito di dialogo sincero e rispettoso. Solo in questa comunione col Popolo di Dio possiamo realmente entrare con il «noi» nel nucleo della verità che Dio stesso ci vuol dire. [312] Benedetto XVI, Discorso agli uomini di cultura al «Collège des Bernardins» di Parigi (12 settembre 2008): AAS 100 (2008), 730. k8�� �p�oǣ�;H.��͊��J�����#������zy��ct����*����,Wf�p�� Redemptoris missio (7 dicembre 1990): AAS 83 (1991), 249-340; Id., Discorsi ed Omelie ad Assisi in occasione della Giornata di preghiera per la pace il 27 ottobre 1986: Insegnamenti IX, 2, (1986), 1249-1273; Giornata di Preghiera per la Pace nel Mondo (24 gennaio 2002): Insegnamenti XXV, 1 (2002), 97-108; Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Dominus Iesus sull’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa (6 agosto 2000): AAS 92 (2000), 742-765. Gesù mostra la vera grandezza di Maria, aprendo così anche a ciascuno di noi la possibilità di quella beatitudine che nasce dalla Parola accolta e messa in pratica. Vorrei riferirmi al posto della Parola di Dio anche nella vita di coloro che sono chiamati al diaconato, non solo come grado previo dell’ordine del presbiterato, ma come servizio permanente. L’annuncio giovanneo riguardante l’incarnazione del Verbo rivela il legame indissolubile che esiste tra la Parola divina e le parole umane, mediante le quali si comunica a noi. Principi e orientamenti (17 dicembre 2001), 207: Ench. È un’esperienza vissuta da tanti santi e mistici, e che pure oggi entra nel cammino di molti credenti. Eventuali altri problemi e difficoltà vengano segnalati alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. [156] Queste celebrazioni giovano alla causa ecumenica e, quando vengono vissute nel loro vero significato, costituiscono momenti intensi di autentica preghiera in cui chiedere a Dio di affrettare il giorno sospirato in cui potremo tutti accostarci alla stessa mensa e bere all’unico calice. Annunciare al mondo il «Logos» della Speranza. In tal modo si aiuta il Popolo di Dio a riconoscere che «la lettura del Vangelo costituisce il culmine della stessa liturgia della Parola». Vat. Possano attingere questa formazione alle scuole delle grandi spiritualità ecclesiali alla cui radice sta sempre la sacra Scrittura. Esse, infatti, «sanno suscitare l’ascolto della Parola, la relazione personale con Dio e comunicare il senso del perdono e della condivisione evangelica»,[289] come pure essere portatrici di amore, maestre di misericordia e costruttrici di pace, comunicatrici di calore ed umanità in un mondo che troppo spesso valuta le persone con freddi criteri di sfruttamento e profitto. Di questo legame tra Parola di Dio e santità abbiamo avuto testimonianza diretta durante la XII Assemblea del Sinodo, quando il 12 ottobre in piazza san Pietro si è svolta la canonizzazione di quattro nuovi Santi: il sacerdote Gaetano Errico, fondatore della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria; Madre Maria Bernarda Bütler, nata in Svizzera e missionaria in Ecuador e in Colombia; suor Alfonsa dell’Immacolata Concezione, prima santa canonizzata nata in India; la giovane laica ecuadoriana Narcisa di Gesù Martillo Morán. [193] Ordinamento delle letture della Messa, 10. dogm. [270] Congregazione per l’Educazione Cattolica, Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti (22 febbraio 1998), 11: Ench. 5. Inoltre, se al centro della Rivelazione divina c’è l’evento di Cristo, occorre anche riconoscere che la stessa creazione, il liber naturae, è anche essenzialmente parte di questa sinfonia a più voci in cui l’unico Verbo si esprime. [253] Giovanni Paolo II, Lett. È l’Immacolata Concezione, colei che è «colmata di grazia» da Dio (cfr Lc 1,28), docile in modo incondizionato alla Parola divina (cfr Lc 1,38). 49. Se le spese mediche dovessero essere elevate, come potrei fare? Infatti, per opera dello Spirito Santo, il Verbo si è incarnato in un preciso momento e in un determinato luogo, in un lembo di terra ai confini dell’impero romano. Vat. [27] Commissione Teologica Internazionale, Alla ricerca di un’etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale, Città del Vaticano 2009, n. 39. [337] Gesù è passato in questo mondo facendo il bene (cfr At 10,38). [144] Giovanni Paolo II, Discorso ai Rabbini Capi di Israele (23 marzo 2000): Insegnamenti XXIII, 1 (2000), 434. Vat. «Egli è immagine del Dio invisibile» (Col 1,15). b) La mancanza di un’ermeneutica della fede nei confronti della Scrittura non si configura poi unicamente nei termini di un’assenza; al suo posto inevitabilmente subentra un’altra ermeneutica, un’ermeneutica secolarizzata, positivista, la cui chiave fondamentale è la convinzione che il Divino non appare nella storia umana. [259] Ibidem, 127: Ench. [193] Parola ed Eucaristia si appartengono così intimamente da non poter essere comprese l’una senza l’altra: la Parola di Dio si fa carne sacramentale nell’evento eucaristico. «Sia dunque lo studio delle Sacre Pagine come l’anima della Sacra Teologia»:[95] questa espressione della Costituzione dogmatica Dei Verbum ci è diventata in questi anni sempre più familiare. Tuttavia l’attenzione maggiore è stata data alla lectio divina, che è davvero «capace di schiudere al fedele il tesoro della Parola di Dio, ma anche di creare l’incontro col Cristo, parola divina vivente». … Per questa ragione, tende a trattare il testo biblico come se fosse stato dettato parola per parola dallo Spirito e non arriva a riconoscere che la Parola di Dio è stata formulata in un linguaggio e una fraseologia condizionati da una data epoca». Radici bibliche dell’agire cristiano (11 maggio 2008), Città del Vaticano 2008, n. 13, 32, 109. Di fronte al diffuso disordine degli affetti e al sorgere di modi di pensare che banalizzano il corpo umano e la differenza sessuale, la Parola di Dio riafferma la bontà originaria dell’uomo, creato come maschio e femmina e chiamato all’amore fedele, reciproco e fecondo. Non ho voglia di pulire la casa E non ho voglia di stirare la biancheria.… Qui, in un certo senso, si vede come Ella si identifichi con la Parola, entri in essa; in questo meraviglioso cantico di fede la Vergine esalta il Signore con la sua stessa Parola: «Il Magnificat — un ritratto, per così dire, della sua anima — è interamente tessuto di fili della sacra Scrittura, di fili tratti dalla Parola di Dio. [97] Per la visione cattolica della sacra Scrittura l’attenzione a questi metodi è imprescindibile ed è legata al realismo dell’incarnazione: «Questa necessità è la conseguenza del principio cristiano formulato nel Vangelo secondo Giovanni 1, 14: Verbum caro factum est. 13, n. 2846-3150. La riforma voluta dal Concilio Vaticano II[201] ha mostrato i suoi frutti arricchendo l’accesso alla sacra Scrittura che viene offerta in abbondanza, soprattutto nelle liturgie domenicali. [108], Il pericolo del dualismo e l’ermeneutica secolarizzata. [138] Quaestiones in Heptateuchum, 2, 73: PL 34, 623. Il rapido sviluppo (24 gennaio 2005): AAS 97 (2005), 265-274; Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Istr. Gesù stesso ha detto ai suoi discepoli: «Un servo non è più grande del suo padrone. Vorrei sottolineare ancora quanto sia significativa la testimonianza che troviamo riguardo alla relazione tra lo Spirito Santo e la Scrittura nei testi liturgici, dove la Parola di Dio viene proclamata, ascoltata e spiegata ai fedeli. 120. sulla divina Rivelazione Dei Verbum, 10. Tipo quando esce da scuola presto e c'è tutto il pomeriggio a disposizione! La novità dell’annuncio cristiano non consiste in un pensiero ma in un fatto: Egli si è rivelato».[312]. Per questo «alla parola di Dio e al mistero eucaristico la Chiesa ha tributato e sempre e dappertutto ha voluto e stabilito che si tributasse la stessa venerazione, anche se non lo stesso culto. Entrando nella comunione con la Parola di Dio, entriamo nella comunione della Chiesa che vive la Parola di Dio. Solo in quest’amicizia si spalancano le porte della vita. Per coloro che sono chiamati all’episcopato, e sono i primi e più autorevoli annunciatori della Parola, desidero ribadire quanto è stato affermato dal Papa Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica postsinodale Pastores gregis. [15] Conc. ap. Anonimo. enc. Vat. In questa prospettiva kerigmatica, l’Assemblea sinodale è stata una testimonianza alla Chiesa e al mondo di quanto sia bello l’incontro con la Parola di Dio nella comunione ecclesiale. Si tratta di un’opportunità provvidenziale per manifestare come l’autentico senso religioso possa promuovere tra gli uomini relazioni di universale fraternità. Pur non conoscendo, ovviamente, le risorse di ordine filologico e storico che sono a disposizione dell’esegesi moderna, la tradizione patristica e medioevale sapeva riconoscere i diversi sensi della Scrittura ad iniziare da quello letterale, quello, cioè, «significato dalle parole della Scrittura e trovato attraverso l’esegesi che segue le regole della retta interpretazione». [180] La Chiesa appare così l’ambito nel quale per grazia possiamo fare esperienza di ciò che narra il Prologo di Giovanni: «a quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). enc. Infine, come si legge negli Atti degli Apostoli, lo Spirito discende sui Dodici radunati in preghiera con Maria nel giorno di Pentecoste (cfr 2,1-4), e li anima alla missione di annunciare a tutti i popoli la Buona Novella.[48]. Vat. Dio ha creato l’uomo per la felicità e per la vita, mentre la malattia e la morte sono entrate nel mondo come conseguenza del peccato (cfr Sap 2,23-24). Non ne ho voglia (Michel Quoist) Signore, perché mi devo sforzare? II, Decr. Si possono organizzare feste, ma non la gioia. Quanto viene affermato in genere riguardo alla relazione tra Parola e Sacramenti si approfondisce quando ci riferiamo alla celebrazione eucaristica. Può aiutare a questo proposito ricordare un’analogia sviluppata dai Padri della Chiesa tra il Verbo di Dio che si fa «carne» e la Parola che si fa «libro». Nella nostra epoca purtroppo si è diffusa, soprattutto in Occidente, l’idea che Dio sia estraneo alla vita ed ai problemi dell’uomo e che, anzi, la sua presenza possa essere una minaccia alla sua autonomia. Di conseguenza, coloro che per ministero specifico sono deputati alla predicazione abbiano veramente a cuore questo compito. È Lui che fa «risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo» (2Cor 4,6; cfr Mt 16,17; Lc 9,29). [344], Annuncio della Parola di Dio e i migranti, 105. Il rapporto tra Cristo, Parola del Padre, e la Chiesa non può essere compreso nei termini di un evento semplicemente passato, ma si tratta di una relazione vitale in cui ciascun fedele è chiamato ad entrare personalmente. [200] Conc. [136] Per questo motivo i Padri sinodali hanno affermato che «la comprensione ebraica della Bibbia può aiutare l’intelligenza e lo studio delle Scritture da parte dei cristiani». Con ciò i Padri sinodali si sono messi in sintonia con quanto afferma la Costituzione dogmatica Dei Verbum: «Tutti i fedeli … si accostino volentieri al sacro testo, sia per mezzo della sacra liturgia, che è impregnata di parole divine, sia mediante la pia lettura, sia per mezzo delle iniziative adatte a tale scopo e di altri sussidi, che con l’approvazione e a cura dei Pastori della Chiesa, lodevolmente oggi si diffondono ovunque. sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 30.

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